mardi 23 avril 2013

La Grande Moschea di Parigi

Dove andiamo oggi? indovinate un po'...
Vi sembra di vedere un minareto? beh si, non avete torto, ma siamo sempre a Paris.
Dovete sapere infatti che a Paris ci sono diverse moschee. 
Oltre alla Grande Moschea, non lontano dall'Istituto del Mondo Arabo, c'è la Moschea Adboulmajid nel XVIII arrondissement, il quartiere della Goutte d'Or, che ultimamente è stato al centro dell'opera fotografica di Martin Parr. 
E c'è perfino, ben nascosta  e segreta dietro un portone anonimo, una moschea a due passi da casa mia, la Moschea El Fatih. Il quartiere dove abito infatti è bellissimo durante il periodo del Ramadan, quando dopo il tramonto si anima di venditori ambulanti di chorba e pâtisseries orientali.
Oggi vi porto al ristorante della Grande Moschea, dove sono stata con Maman e lo zio Joey.






Questo è l'esterno del ristorante, poco promettente, lo ammetto.



Ma seguitemi dentro, attraverso un cortile ricco di giardini e fontane, guidati dal cinguettio degli uccellini che volano liberi. Prendiamo posto in uno dei saloni in stile orientale, un decoro da mille e una notte.




Arriva il menu: lo zio Joey sceglie una tajine al pollo; Gioiuzza avrebbe voluto un couscous alle verdure, ma purtroppo è un po' tardi, e il couscous è terminato.



Così, con il fair play e l'eleganza che la contraddistinguono in queste occasioni, Maman rinuncia all'agognato couscous e inganna il tempo spiluccando divorando i limoni canditi nel piatto dello zio Joey, in attesa di buttarsi sul vassoio delle pasticcerie orientali servito con il thé.
Ecco finalmente il the alla menta, caldo, zuccherato e profumatissimo.




Ed ecco, come oasi nel deserto, le pâtisseries orientales. 
Gioiuzza sceglie, fra le altre (sei in tutto! "ma erano piccole, MIni"), un kaab el ghzal, un corno di gazzella, tipico della cucina marocchina.
Appena lo addenta, ecco che una nuvola di zucchero le ricopre il viso e i vestiti. 
E voi, riuscite a mangiare un corno di gazzella senza perdere il vostro aplomb?



5 commentaires:

  1. Che belle foto e che atmosfere affascinanti!

    Interessante, il Corno di Gazzella assomiglia moltissimo ai locali Mandelkipferl, biscottini tipicamente natalizi, fatti con le mandorle e ricoperti di zucchero a velo, identici nella forma.

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    1. mmmmm da provare! anche questi credo siano fatti con le mandorle, ma sono duri, diversamente dalla pasta di mandorle siciliana che è friabile, morbida. I vostri come sono?

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  2. Gnam, che delizia quei dolcetti! A me piacciono quelli arrotolati di pasta phyllo. Per la verità non ho mai mangiato in un ristorante marocchino, ha differenze con la cucina libanese o tunisina?

    http://stylebeginsatforty.blogspot.it/

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    1. no con la tunisina non ci sono grandi differenza, entrambi gli stati sono in aerea diciamo mediterranea, infatti da noi marocco tunisia e algeria sono designati con l'unico termine di magreb,forse la marocchina è un po' più "sottile" ma magari è un'impressione mia. Invece quella libanese è più mediorientale e secondo me per alcuni aspetti si avvicina anche alla turca, una delle mie preferite.

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  3. Bellissime foto e ambienti da 1001 notti e che dolcetti!

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