Oggi vi parlo del Bastringue, sul Canale dell'Ourcq.
In argot (una sorta di dialetto) erano detti bastringues i balli popolari della Parigi d'antan, e il nome già è un avant-goût dell'atmosfera che si respira in questa brasserie di quartiere.
Ecco alcune immagini.
Il menu è semplice ma allettante, con una formule entrée+plat o plat+dessert ad un prezzo assolutamente light per Paris, che è una delle città più care d'Europa.
Riuscite ad indovinare cosa abbiamo scelto?
Un'insalata greca rivisitata per Gioiuzza, sluuuurp, la feta calda, i peperoni e i pomodorini secchi, una vera delizia.
Chéri, che da buon francese è assolutamente carnivoro, nonostante Gioiuzza gli ripeta fino alla nausea che ogni boccone ingerito è un attentato alla salute del suo fegato e del pianeta, ha scelto la tartare de boeuf, servita con frites e insalata.
Io, che come sapete amo le frites (qui e qui), mi sono accontentata di piluccare dal suo piatto, dopo un buon biberon di latte. Gradite anche voi una frite?
Arrivati al momento del dessert, menzione speciale per il crumble poires e chocolat di Maman: enorme, si scioglieva in bocca, e con un buon profumo di cannella e d'infanzia.
Un dessert regressivo, come potrebbero farlo le nonne.
Beh, le vostre di nonne, quelle che sanno cucinare insomma; perché la Casse-noisette Grand-mère sa fare solo i panini imbottiti, e lo stesso vale per Bettie, la nonna di Gioiuzza, che poi sarebbe mon arrière grand-mère, la mia bisnonna.
Spazzolato il dessert fino all'ultima briciola, dopo aver leccato con il dito i ghirigori di cioccolato fuso, decidiamo di restare ancora un po'.
Fuori piove e noi assaporiamo la lentezza di questa domenica parigina che sa d'autunno e di foglie morte. Chéri legge Libé, Gioiuzza approfitta del Wi-Fi gratuito per dare un'occhiata ai suoi soliti siti di moda , e io, cosa posso fare?
Mmmm, vediamo un po', e se facessi un bel disegno?
Ve ne siete accorti? sono mancina anche io, proprio come Maman.
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